Un vero amico: il lombrico

E’ arrivato il momento di superare eventuali preconcetti: nessun giardiniere o amante del giardino deve ignorare l’importanza di queste creature. Ti insegniamo a conoscere il lombrico.

Un tema che tratteremo in modo  non accademico, perchè tu possa apprendere facilmente, perchè la conoscenza apre a un nuovo modo di intendere le cose.

Carta di identità
Nome: Lumbricus Terrestris
Residenza: cittadino del mondo (vive pressochè ovunque, pur diversificandosi a seconda del clima)
Preferenze sessuali: ermafrodita che tuttavia non è in grado di riprodursi autonomamente.
Segni particolari: invertebrato, erbivoro, longevo e capace di autorigenerarsi.

Comportamento
Il Nostro vive nel terreno, cibandosi di piante e residui organici e la sua presenza è fondamentale perchè spostandosi, lo muove, lo arieggia e lo arricchisce di sostanza organica fornita sia dal materiale che egli introduce nel terreno, sia dai suoi (preziosi) escrementi.
Per spostare la terra troppo compatta, il lombrico ha escogitato un sistema ingenioso: la ingerisce. Questa poi attraversa il suo tubo digerente per poi venire espulsa, contribuendo ad arricchire notevolmente l’humus.
Considera che è in grado di scendere sino a due metri di profondità effettuando un lavoro finissimo di alleggerimento del substrato e di concimazione capillare.

Questa sua eccezionale mobilità, è data dal corpo il quale è costituito da anelli denominati annuli. Una leggera peluria (“setae”) aiuta il lombrico ad aderire al terreno ed a scavare le tanto apprezzate gallerie.
Gallerie così ben costruite che possono restare inalterate per anni, attraverso le quali egli si muove e trasporta le sostanze organiche. Durante la sua lunga vita (sei anni, giusto il tempo per affezionarvisi..) ha modo di crescere sino a 30cm. di lunghezza e 10 gr. di peso; perchè il lombrico ha un formidabile appetito, arrivando ad ingerire giornalmente cibo pari ad un terzo del suo peso.
Effetti speciali
il lombrico possiede l’incredibile capacità di autorigenerarsi: in pratica se viene sezionato, la ferita si rimargina e produce gli anelli mancanti. Plausibilmente da un solo esemplare se ne possono generare due.
Questo è ovviamente subordinato al numero di anelli perduti ed alla conservazione del “clitello” (il caratteristico rigonfiamento dovuto ad uno ispessimento dei tessuti), poichè se il sezionamento avviene in quel punto il lombrico non avrà chances di sopravvivenza.

Fatti coraggio e scava
effettivamente i canoni di bellezza umani, sono diametralmente opposti a quelli del lombrico: umidiccio e viscido, freddo e dal colore carneo, non si presta ad attirare vezzeggiamenti. Ma chiunque abbia mai praticato giardinaggio e chiunque vi si approcci, non potrà ignorarlo a lungo, perchè per incontrarlo sarà sufficiente scavare una buca, o spostare un vaso.

Un lombrico agisce attivamente da ammendante, proteggendolo assicurerai la fertilità al terreno e la salute delle tue piante.
…E se in futuro qualcuno ti apostroferà in malo modo dicendoti “sei un verme” tu ringrazia.

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