Prelibati e selvaggi popolano boschi e sentieri. Piccoli frutti più noti come frutti di bosco: dal rosso al porpora passando per il viola, il giallo, il nero, sono il super food di stagione, poche calorie per molta salute. Puoi coltivarli in giardino o sul terrazzo. Ecco come e quali sono le loro principali proprietà nutrizionali.
Cosa sono i frutti piccoli
I “Piccoli frutti”, sono frutti di bosco o bacche. Sinonimi che definiscono un insieme di frutti di dimensioni ridotte che crescono nel sottobosco o meglio nelle macchie di vegetazione selvatica, nonostante siano anche oggetto di coltivazione agraria. Le piante sono di tipo arbustivo e crescono in ambienti umidi e poco assolati. I più conosciuti sono il lampone, la fragola, il mirtillo, il ribes nero, il ribes rosso, senza dimenticare le more. Questi vegetali non sono ingombranti e si prestano a una messa a dimora sia nei giardini e negli orti, sia su balconi e terrazze. Sono anche ornamentali, fioriscono attirando farfalle e insetti impollinatori e fruttificano sin dal primo anno della messa a dimora.
Alcuni consigli per le piantagioni
I piccoli frutti vengono messi a dimora da inizio ottobre a metà maggio. Ora è il momento di more, mirtilli e tante varietà di ribes.
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Nel terreno
Per le piante vendute in vaso, fate una buca larga 3 volte il diametro del vaso, interrate poco profondo e coprite con terriccio concimato. Comprimete bene e annaffiate abbondantemente. Infine potate i rami di una decina di centimetri. La densità di piantagione dei piccoli frutti deve essere di 4/6 piantine al mq, ossia una distanza di 20/30 cm da una piantina all’altra.
In vaso
Certi arbusti come ribes nero, ribes rosso, viti, mirtillo, lamponi sono un’ottima scelta per una coltivazione in vaso dove si sviluppano benissimo e per ornare i vostri terrazzi. Scegliete un contenitore profondo e largo minimo 50 cm, drenato con palline di argilla espansa o cocci di terracotta. Il substrato deve essere ricco, e composto in parti uguali di terra da campo e terriccio da piantagione.
Manutenzione
Al momento della messa a dimora e ad ogni anno di coltura, è necessario nutrire il terreno con letame o compost ben decomposto.
- I lamponi necessitano di un terreno ricco di azoto. Il lampone si pota a seconda della varietà.
- Il ribes nero ama la potassa e il fosforo per fruttificare bene.
- La mora necessita di una potatura dei rami che hanno portato i frutti.
- Le fragole necessitano di sarchiature e annaffiature alternate. Le fragole amano i concimi ricchi di potassio.
Proprietà nutrizionali: frutti di bosco, super food
Ecco il piatto forte di queste coltivazioni, con la definizione si evoca proprio un termine culinario riferito alle loro proprietà nutrizionali. Innanzitutto questi frutti si prestano ad una grande varietà di preparazioni: dalle marmellate alle salse, dalle macedonie ai succhi, alle composte per condire dolci e gelati.
Poi, i frutti di bosco sono un cibo particolarmente pregiato. Sono ricchi di vitamine, di fibre, di acqua, di sali minerali, di sostanze fenoliche. Oltre a contenere acqua e fibra in abbondanza, apportano un quantitativo di zuccheri (fruttosio) di media entità, associato ad una concentrazione vitaminica, di antiossidanti e sali minerali assolutamente degna di nota. In particolare spiccano le concentrazioni di vitamina C e di potassio e il gruppo delle sostanze fenoliche antiossidanti ben rappresentato dai flavonoidi, dalle antocianine e dai tannini che contrastano la formazione di radicali liberi responsabili di gran parte delle malattie degenerative, dell’invecchiamento e, forse, anche del cancro (mutazioni). I frutti di bosco sono anche ricchi di fitosteroli, molecole utilissime nella moderazione dell’ipercolesterolemia.
Insomma poche calorie con un benefico effetto sulla salute e sul benessere. Se volete provare a coltivare questi preziosi frutti, passate al vivaio, vi daremo tutte le indicazioni su come piantarli e mantenerli.