La primavera incalza e nonostante gli sbalzi di temperatura è nel suo pieno splendore con continue fioriture e nuove sorprese ogni giorno. Orto e giardino richiedono attenzione. Ecco alcuni consigli utili per ricominciare.
Imparate a riconoscere il terreno
Il risveglio della natura è in pieno corso e i giardini esigono attenzione ed è arrivato anche il momento dell’orto. I prati diventano più folti e presto richiederanno rasature frequenti e i fiori sono tanti, è ora di piantare quelli a fioritura stagionale e predisporre le coltivazioni orticole. Per accompagnare in modo adeguato lo sviluppo dei vostri spazi verdi è molto importante saper bene su quale terreno dovrete lavorare. Ecco uno stratagemma per imparare a riconoscerlo.
Andate in giardino e sollevate una zolla di terra, raccoglietene tra le dita un pizzico raccolto a 10 cm di profondità, quindi pressatelo tra pollice e indice.
Vi sembra plastilina che lascia impresse le vostre impronte? Sicuramente è terreno argilloso.
La terra conserva la forma delle vostre dita solo per poco poi si disgrega lasciando la pelle vagamente ammorbidita? Si tratta di un terreno di medio impasto, la migliore base per progettare piantagioni di successo.
Allontanate pollice e indice e quel pizzico di terra scivola via e scompare? Significa che si tratta di un terreno disgregato, c’è più sabbia che altro: vi cresceranno bene piante frugali che stanno al caldo e all’asciutto, ma tutte le altre soffriranno fame e sete.
Ulteriore conferma viene dalla vista: l’argilla è grigia, il terreno di medio impasto è bruno, la sabbia è chiara, ocra o girgio scuro. Per risposte più esaurienti interrogate una scienza che si chiama pedologia.
Cos’è l’ammendante
E adesso è il momento dell’ammendante: si chiamano così le sostanze adatte a migliorare o ripristinare le caratteristiche fisiche e di tessitura del terreno. Quindi procedete come segue.
Se il terreno è sabbioso metteteci compost, letame maturo, qualsiasi ammendante organico che trattenga un po’ l’umidità e migliori la fertilità. La roccia finemente triturata, che è poi la sabbia, non contiene humus e in più disperde velocemente l’acqua delle innaffiature.
Se il terreno al contrario è molto compatto, pesante argilloso, una volta ammendato con sabbia dovrebbe diventare più lavorabile, più arieggiato, meno freddo e bagnato. Se siete pratici di ammendanti, saprete di certo che sono: le foglie compostate, la calce nei terreni acidi, la torba acida nei terreni che non lo sono abbastanza per le piante acidofile.
E ora riprendete in mano gli attrezzi del mestiere
Quindi attrezzatevi! Una vanga, una zappa, un rastrello di ferro, un trapiantatore, un annaffiatoio da 12 lt, un nebulizzatore, un paio di forbici e un paio di forbicioni, un coltellino piegevole, un segaccio e una carriola. Indispensabile, infine, anche una macchina tosaerba. Non serve molto altro. Se poi avete particolari operazioni che richiedono strumenti differenti. Beh vi attrezzerete alla bisogna. Inutile riempire il vostro ricovero di strumenti di cui vi dimentichereste presto l’esistenza. Piuttosto quindi, che avere molti accessori, è importante che siano calibrati sulla corporatura di chi li utilizza. Se in famiglia non siete i soli ad occuparvi del giardino è meglio che ognuno abbia i propri strumenti. Almeno quelli basilari come ad esempio la zappa. Per per un corretto utilizzo sono molto importanti le sue dimensioni e anche le misure del manico, sia la lunghezza, sia il diametro, sia il peso.
Ed ora potete cominciare. Avanti! Mettete le mani in pasta e partite. Sul nostro portale potrete trovare tutte le migliori piante, le fioriture di stagione e tutto quello che serve per coltivazioni di successo.
I consigli del nostro maestro giardiniere Carlo Pagani sono tratti dal suo libro “Le stagioni del maestro giardiniere” scritto in collaborazione con la giornalista e scrittrice Mimma Pallavicini.