Oleandro: colori mediterranei in giardino

Pianta dal grande effetto ornamentale e di facile cura in Italia, grazie soprattutto al clima temperato.

È uno dei fiori più affascinanti: in passato non sono mancati poeti, pittori o musicisti che gli abbiano consacrato versi, pennellate o note per celebrare il fascino dell’Oleandro. Il suo nome botanico è Nerium oleander.
Arbusto sempreverde tipico della vegetazione mediterranea, lo si può incontrare lungo tutta la Penisola e in Sicilia, Puglia e Sardegna spesso si vede anche allo stato selvatico. Gli oleandri formano naturalmente arbusti densi con fogliame verde scuro che offrono per tutta l’estate bellissimi fiori semplici, doppi o stradoppi.

È una pianta di facile coltivazione che richiede poche cure. Vediamo insieme come coltivarlo e farlo vivere a lungo.
Come prima cosa è importante sapere che si tratta di una pianta velenosa, pertanto è consigliato effettuare i lavori utilizzando dei guanti.

Fiorisce da giugno a settembre regalandoci fiori sui toni del bianco, rosa, albicocca, rosso e giallo a seconda delle varietà e dal profumo forte e intenso.
Dopo i fiori, in autunno, maturano i frutti dalla forma allungata e dalla consistenza legnosa. Dentro sono custoditi piccoli semi dotati di morbido piumaggio.

Come si coltiva?
Per avere un oleandro in salute e rigoglioso è necessario posizionarlo in un punto ben soleggiato. Poi annaffiare regolarmente le piantagioni in piena terra durante i primi due anni, per favorire l’attecchimento.
In estate le annaffiature devono essere frequenti, evitando i ristagni. L’Oleandro è una pianta molto forte, quindi riesce a resistere anche soltanto con l’acqua piovana. In vaso, gli oleandri richiedono annaffiature frequenti, con un’aggiunta di fertilizzante per fiori 2 volte al mese.
Durante l’inverno è necessaria una protezione per le giovani piante: pacciamare il piede degli arbusti con foglie morte e e ricoprire l’arbusto in un telo di copertura. Quando inizia la primavera aggiungete al terreno dove è posto l’Oleandro un concime granulare.

Per la potatura vi consigliamo di tagliare da metà a un terzo la lunghezza dei rami e togliendo quelli che non servono più, in questo modo la fioritura sarà più rigogliosa. Durante la fioritura di eliminare i fiori secchi per permettere alla pianta di produrne altri. Il sistema migliore per la riproduzione dell’oleandro è la talea.

L’Aspidiotus hederae o la Chloropulvinaria floccifera sono i due parassiti principali che colpiscono questa pianta. Il primo attacca la parte inferiore della foglia, l’altro invade la pianta facendola morire in poco tempo. Non appena notate la comparsa di piccole formazioni biancastre sulle foglie intervenite applicando alcool denaturato sulle foglie o insetticidi specifici. Se, invece, le foglie assumono riflessi argentei e rossicci, e si vedono delle piccolissime ragnatele, tutto conferma che la pianta ospita il ragnetto rosso, qui ti diciamo come fare.

Combinazione con altre piante
Gli oleandri si piantano giardino o in vaso per decorare terrazze e balconi. Per creare un’atmosfera mediterranea è possibile abbinarli all’Olivo Leccino, Limone, Lillà, Agapanthus.

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