Mele antiche speciali: recuperare le antiche varietà di frutti attraverso la ricerca botanica è la nostra competenza più autentica. Serve a portare il passato nel futuro per arricchire il territorio e la biodiversità delle specie e delle varietà.
La ricerca botanica dei frutti antichi
Tutto questo e non solo. La riscoperta dei frutti antichi arrichisce i sapori di antico gusto, offrendo proprietà nutritive eccezionali. E’ il caso di tante qualità, qui vogliamo presentarvene alcune davvero speciali.
Mela Abbondanza
Antica varietà emiliana Abbondanza. Da consumare fresca, è ottima anche per fare dolci. Matura in autunno e si conserva fino a Natale, rustica e molto produttiva, è un ottimo impollinatore. Ha la particolarità di colorare la polpa di rosso.
La mela Abbondanza è resistente al freddo, è di forma sferica appiattita e di colore rosso con striature più scure. La sua polpa ha un sapore dolce.
Un tempo era coltivata in gran quantità da chiunque avesse un pezzo di terra. Cinquant’anni fa con l’inizio dell’inurbamento e l’abbandono dei campi verso le fabbriche e lavori più remunerativi, la mela dell’Abbondanza ha rischiato l’estinzione. Ora è stata riscoperta e sono numerose le iniziative che ne promuovono la conservazione e la coltivazione.
Il frutto è di calibro piccolo, croccante e dal caratteristico colore rosso all’interno, ha una polpa infinitamente dolce e profumata. Si conserva anche per un mese e con il suo colore vivace orna la tavola.
Mela annurca
La mela annurca – o Melannurca – è uno degli alimenti più amati del Sud Italia, in particolare la Campania, dove ha origine. Ricca di vitamine, minerali e fibre, questa speciale varietà di mela è oggetto di molteplici studi per le sue speciali proprietà organolettiche.
E’ l’antico proverbio che detta le regole: “una mela al giorno toglie il medico di torno”, e proprio questa varietà è una delle più salutari che esistano, avendo importanti proprietà benefiche e terapeutiche per il nostro organismo. I frutti sono raccolti in autunno e il consumo si protrae fino a inizio estate. E’ l’unica mela italiana originaria del Sud, precisamente della Campania, dove le coltivazioni si concentrano in modo particolare nel napoletano, casertano e beneventano.
Di dimensioni medio piccole, la mela annurca è caratterizzata da forma tondeggiante leggermente appiattita, buccia liscia e cerosa e un colore rosso vivo e brillante. La polpa, di colore bianco, ha un sapore molto aromatico. La caratteristica della mela annurca, è quella di non maturare sull’albero, ma al suolo, dopo essere stata raccolta acerba. Il peduncolo, infatti, è molto sottile e non permette di sostenere il peso del frutto e la mela cade a terra non ancora pronta per essere consumata. Viene normalmente adagiata sulla canapa a maturare e continuamente rigirata perché non marcisca. Anche per questo la mela annurca è particolarmente pregiata. Le proprietà di questo frutto si devono principalmente alla presenza di polifenoli che si dimostrano efficaci, ad esempio, contro calvizie e colesterolo cattivo. E’ molto ricca di vitamine, soprattutto A, B, C e PP. Anche la quantità di fibre è abbondante. E, nonostante il dolce sapore, l’apporto calorico è molto ridotto.
Mela rosa romana
Coltivata fin dall’antichità risale all’Impero romano, era la mela delle truppe dei legionari. Il frutto è piccolo dalla forma leggermente appiattita. Il suo sapore è davvero particolare e inconfondibile. La sua riscoperta valorizza la biodiversità e la salute. Infatti è la più ricca di polifenoli.
Un tempo la mela rosa era molto diffusa nei fondi agricoli dell’Appennino tosco-emiliano, è stata portata probabilmente dagli etruschi fino all’epoca romana, ha quindi una storia antichissima. Per secoli ha alimentato un fiorente commercio fino al secondo dopoguerra, quando è stata abbandonata a seguito dello spopolamento della montagna. Il consumo di questa mela montana è stato sostituito da quello delle mele di pianura a produzione estensiva e più redditizia.
La mela rosa romana è una piccola mela, dalla forma leggermente appiattita, dal profumo intenso e dal sapore inconfondibile, unica per aspetto, qualità e per l’elevato contenuto di polifenoli. Grazie a studi condotti dall’Università di Bologna, sono stati individuati infatti profili chimici di circa una ventina di fenoli (sia nella polpa che nella buccia) che attribuiscono alla mela rosa una elevata capacità antiossidante. Le proprietà antiossidanti della mela rosa contribuiscono a contrastare l’invecchiamento cellulare, a prevenire i processi infiammatori e contribuiscono alla regolazione del metabolismo. Le sue proprietà nutritive la rendono addirittura superiore alla mela annurca anch’essa ricca di polifenoli e antiossidanti.
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