Giardino di luce, il Giardino Mediterraneo offre incanto a bassa manutenzione: come realizzare uno splendido ambiente da vivere anche la notte; con essenze tutte giocate sui toni del mare.
Il Giardino è estensione della casa e come non ci stancheremo mai di asserire, può divenirne l’ambiente di maggiore charme.
Chiunque possieda un giardino – o ne desideri uno – sa che uno dei grandi piaceri consiste nel trascorrere le serate estive all’aperto: tavolate di amici illuminate da candele, essenze nei toni del bianco e del celeste le quali vengono valorizzate anche da scarsa luce.
…Quasi che tutta l’abbondante insolazione diurna sappia saturare i colori, i quali poi brillano durante la notte.
Un Giardino Mediterraneo, nel senso colturale del termine, è un luogo che presenta queste caratteristiche:
– forte esposizione luminosa;
– temperature caldissime in estate e temperate il resto dell’anno;
– terreno a prevalenza sabbiosa e ben drenato;
– scarso fabbisogno irriguo;
– probabile presenza di salinità nell’aria.
La base:
A un luogo così concepito, servirà la presenza di cespugli coi quali dare carattere e “struttura”:
– Philyirrea Angustifolia, sempreverde dal fogliame fitto, consistente e intensamente verde;
– Nerium Oleander a fiore semplice bianco, sempreverde: una essenza che nei litorali prospera sino ad assumere un carattere glorioso;
– Teucrium Fruticans, dal fogliame glauco argentato e fioritura lilla;
– Arbutus Unedo (Corbezzolo), fogliame intensamente verde, corteccia decorativa ed elemento di interesse durante l’autunno;
– Pittosporum Tobira, sempreverde dal fogliame materico, lucido e fioritura color crema profumata.
Ulteriormente, Hippophae Rhamnoides (Olivello spinoso) dalle foglie lanceolate di un verde azzurrato, sarà una essenza preziosa per chi desideri realizzare siepi difensive o per consolidare pendii franosi: l’olivello infatti presenta un apparato radicale estremamente complesso, robusto, esteso e fissa l’azoto nel terreno ammendandolo naturalmente.
Muretti a secco o intonacati a calce, saranno una presenza fondamentale per sottolineare il carattere mediterraneo del Giardino, e potranno accogliere piante come Sedum, Delosperma Cooperi (conosciuto anche come “Mesembriantemo”) e Capparis Spinosa (Cappero) dalla fioritura incantevole.
Le suggestioni:
– Agapanthus in tutte le sue declinazioni, sia di taglia che di colore: dai blu, ai viola, sino al bianco ghiaccio; diventeranno punto focale con chiari rimandi all’Africa;
– Perovskia Atripicifolia dal fogliame aromatico dai riflessi argentei e l’abbondante, morbida fioritura lilla,
– Rose rifiorenti: esse sono un complemento ideale al Giardino Mediterraneo, tuttavia sono da sconsigliare per chi ha letteralmente l’affaccio sul mare. L’eccessiva salinità presente nell’aria potrebbe causare ustioni al fogliame e provocare disseccamenti diffusi, impedendone la crescita. Rose Iceberg (Kordes 1958) di un bianco purissimo, quasi luminescente e dalla rifiorenza incomparabile, Rose Inglesi (David Austin) sempre sui toni del bianco, come Glamis Castle, William and Catherine, Winchester Cathedral, dal portamento naturalmente frondoso e dalle fioriture sontuose, conferiranno morbidezza e naturale eleganza.
– Graminaceae come Muhlembergia Capillaris, Stipa tenuissima “Pony Tails”, Pennisetum, offriranno suggestioni vive e tattili, grazie a texure morbide ed eteree.
Le ispirazioni:
Grecia, Sicilia, Sardegna, Isola d’Elba. Luoghi dall’aspetto spesso selvaggio e atavico, luoghi che raccontano personaggi leggendari come Ulisse, pirati e imperatori esiliati.
“Ma il Giardino, […] esalava profumi carnali […] i garofanini sovrapponevano il loro odore pepato a quello protocollare delle rose ed a quello oleoso delle magnolie che si appesantivano negli angoli; e sotto sotto si avvertiva anche il profumo della menta misto a quello infantile della gaggìa ed a quello confetturiero della mortella, e da oltre il muro l’agrumeto faceva straripare il sentore di alcova delle prime zàgare.”
da “Il Gattopardo” – Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Per questo il risultato non dovrà essere mai asettico: se le piante del Giardino Mediterraneo sono tutte accomunate da rusticità e poche esigenze colturali, per ottenere un buon risultato dovrai usare una certa “grandeur” per associare le essenze: pena l’ottenimento di lande desolate.
Prendi nota:
ulivi, melograni, agavi, lavande, santoline, elicrisi, gelsomini, plumbago auricolata, mirto e tutte le aromatiche in genere.
Una pergola con vista mare, ricoperta di viti: magari la “Vite Regina Vittoria” – vitigno antichissimo coltivato già in epoca precristiana – la quale effettuerà una perfetta copertura grazie al meraviglioso fogliame e costituirà ulteriore elemento di interesse: stare seduti all’ombra, conversare, allungare la mano e cogliere dolcissimi grappoli d’uva, è un piacere che non ha prezzo.
Mai e poi mai!
– anfore di qualsiasi foggia e colore, esse sono il parente mediterraneo dei Nani da Giardino;
– illuminazioni fantasiose, o più precisamente le “pietre luminose da camminamento”, che doneranno al tuo giardino un simpatico aspetto da pista da ballo anni ’80;
– arredi di resina: concessi solo se il tuo budget è veramente minimal. In tal caso vanno utilizzati con la tacita promessa di sostituirli appena possibile.
E ora ascolta:
finalmente verso sera si alza il vento, le graminacee si muovono docili, gli Agapanthus magnifici vestiti d’azzurro e bianco, e l’oleandro dai fiori bianco purissimo che risaltano nel buio, satura l’aria di profumo.
E’ il momento di accendere le candele e di cogliere qualche rosa da portare in casa o da mettere tra i capelli: a piedi scalzi e con in mano un bicchiere di vino bianco ghiacciato, godrai della frescura e del conforto offerti dal tuo Giardino.