L’incantesimo della rosa Abracadabra. E’ una storia intrigante per un fiore dalle sembianze mutevoli. Come nelle favole, la bacchetta magica della natura ne rivela, a sorpresa, forma e colori delle sue cangianti striature.
La rosa Abracadabra
E’ una meravigliosa floribunda creata dall’ibridatore Kordes, deve il suo nome a una particolarità dal sapore magico: le sembianze con cui fiorisce sono mutevoli, tanto da confondere e dare l’impressione di essere di fronte a tre varietà distinte di rose. Grazie a un misterioso tocco della natura, il fiore infatti, può assumere il colore rosso scuro, quasi nero, per passare al marrone con strisce giallo limone ma anche rosa e bianco oppure solo giallo o solo rosso. Le striature e screziature possono variare di molto da fiore a fiore e anche durante il processo di apertura.
Si tratta di una pianta generalmente sana, sopporta bene il caldo, la sua crescita è rapida e armonica sino a formare un cespuglio che può raggiungere i 120-150 cm di altezza dal fogliame verde scuro e opaco. La sua coltivazione è facile, anche in vaso.
Provate a piantare ora a radice nuda questa splendida rosa, potrete dare al vostro giardino un allegro tocco di magia. La trovate insieme a tantissime altre varietà in vivaio o sullo shop on line.
Cosa vuol dire “Abracadabra”
“Abracadabra” è un’antica parola magica ed evoca, per la rosa che ne porta il nome, l’idea di un misterioso incantesimo. Le proposte etimologiche sull’origine e il significato di questa parola abbondano. C’è chi, la fa risalire all’aramaico: Avrah kaDabra, che significa “io creo mentre parlo” o dall’ebraico, lingua in cui vorrebbe dire “questo avviene mentre viene detto”, tutte frasi che funzionano bene se pronunciate in un incantesimo.
L’uso può essere paragonato al motto “sim-sala-bim”. In realtà è una parola antichissima, usata già nell’antica Grecia. Adottata anche in epoca romana da Quinto Sereno Sammonico, medico del III secolo, nel suo Liber Medicinalis. Forniva ricette per la guarigione: pozioni e farmaci per essere efficaci dovevano essere accompagnati da alcune parole, e “Abracadabra” era una di queste.
E’ stata scritta in una forma a triangolo, con la parola ripetuta gradualmente in righe sempre più corte, come se stesse scomparendo, fino a lasciare solo la parola “abra” al vertice del triangolo. Perfino nella Londra del 1600, di fronte alla peste, gli abitanti, disperati, appendevano questo talismano fuori dalle proprie porte, sperando che tenesse lontano la malattia.
Oggi, è più comunemente associata alla magia da intrattenimento e spesso utilizzata nei giochi di prestigio. Abracadabra e il solenne gioco di pronuncia, è il battesimo ideale per questo fiore avvolto da un mistero davvero magico.