Fresco simbolo di primavera e della Pasqua, la famiglia degli agrumi ci regala frutti straordinari, dai sapori unici e intensi e dalle proprietà benefiche per la nostra salute. Dal limone al kumquat, dal chinotto al calamondino, ogni varietà ha le sue peculiarità e il suo valore nutrizionale.
Gli agrumi a primavera, un augurio pasquale
Gli agrumi sono un gruppo di frutti appartenenti alla famiglia delle Rutaceae, che comprendono diverse specie tra cui arance, mandarini, limoni, lime, pompelmi e cedri. Questi frutti sono caratterizzati da una buccia spessa e porosa, un succo dolce o aspro, e una polpa divisa in segmenti, e sono noti per il loro alto contenuto di vitamina C e altre sostanze nutritive importanti. Sono coltivati in molte parti del mondo e vengono utilizzati in cucina per preparare succhi, marmellate, dolci, salse, insalate e molti altri piatti.
Largamente rappresentata in tutti gli ambienti temperati e tropicali di entrambi gli emisferi, la famiglia delle Rutaceae è una grande famiglia con un numero di generi veramente elevato e ancora non definito; gli studiosi ipotizzano che siano 140 o forse 200, con un numero di specie che varia dalle 1300 a 2000. Nella flora spontanea italiana è presente solo con due generi: Ruta, che ha dato il nome all’intera famiglia con sole due specie, e Citrus, genere che invece annovera numerose specie, molte delle quali trovano estesa coltura nelle nostre regioni.
In vivaio troverete ogni tipo e varietà di agrumi. Venite a trovarci e scegliete quelli più adatti al vostro giardino o ai vostri gusti. Li potete piantare anche in vaso per ornare il vostro balcone e, proprio ora, goderne i frutti squisiti.
In questo articolo esploreremo le caratteristiche e le proprietà benefiche di alcuni di essi non sempre noti ma davvero speciali: i limoni, i kumquat, il chinotto e il calamondino.
Limone, il più versatile degli agrumi
Il limone, il più versatile degli agrumi, è uno dei frutti più popolari al mondo. Sebbene le sue origini siano incerte, si pensa che i primi luoghi in cui sia cresciuto siano la Cina. Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti. Il frutto è giallo all’esterno e quasi incolore all’interno, di forma sferica, spesso presenta una protuberanza all’apice ed è appuntito all’altra estremità. La buccia può essere da molto ruvida a liscia, più o meno foderata all’interno con una massa bianca spugnosa detta albedo. Solitamente i limoni si coltivano per la produzione di frutti ma la pianta può essere coltivata in vaso a scopo ornamentale. Utilizzato in cucina, in cosmetica e in medicina, ha un sapore acidulo e un profumo intenso. E’ ricco di vitamina C e antiossidanti ed è noto per le sue proprietà depurative e diuretiche, che lo rendono ideale per eliminare le tossine dal corpo e combattere la ritenzione idrica.
Il kumquat, da poco sulle nostre tavole
Da poco, abitue’ delle nostre tavole, il kumquat è un agrume di origine cinese, è piccolo e di forma ovale. Si presenta in numerose varietà, di cui esistono sei differenti tipi catalogati e riconosciuti a livello mondiale: tra questi troviamo il Fortunella margarita, japonica, hindsii, meiwa, polyanta, obovata. Il nome ‘Fortunella’ è dovuto a Robert Fortune, il botanico che introdusse per la prima volta in Europa questo frutto. La sua buccia è commestibile e ha un sapore dolce e aromatico, mentre la polpa ha un sapore acidulo e fresco. Il kumquat è ricco di vitamina C e di fibre, alleate del sistema immunitario e del buon funzionamento metabolico. Le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie aiutano prevenire molte malattie.
Il chinotto
Il chinotto è invece di origine italiana ed è annoverato tra gli agrumi rari del Mediterraneo di provenienza savonese, la città del chinotto. La pianta sempreverde – alta in genere poco più di un metro e mezzo, fino a un massimo di tre – appartiene al genere Citrus, specie più nota come Chinotto di Savona. Ha una crescita lenta, soffre il gelo e produce frutti solo ogni due anni, se non curata con attenzione. Dal sapore amaro e dal profumo intenso, è impiegato soprattutto in campo culinario, dove viene utilizzato per la preparazione di bevande e dolci. La specie, un tempo veniva considerata botanicamente una variante dell’arancio amaro e per questo era denominata Citrus aurantium. Oggi la varietà ha assunto il rango di specie a se stante per cui il chinotto ha denominazione botanica Citrus myrtifolia. I suoi fiori sono bianchi, molto profumati. Anch’esso al pari di tutti i suoi fratelli agrumi, è ricco di vitamina C e di sostanze antiossidanti ed è noto per le sue proprietà digestive e antinfiammatorie.
Il calamondino
Il calamondino o mandarino nano è un agrume dalle origini filippine, simile ad un’arancia piccola. E’ un ibrido tra mandarino e kumquat. Originario del Sud-Est asiatico, è un piccolo albero che in piena terra può raggiungere i 4-5 m ma in vaso tocca un’altezza massima di 1 m. Il calamondino è interessante dal punto di vista ornamentale: utilizzato come pianta d’appartamento, ha una lunga persistenza dei frutti sulla pianta, che lo rendono particolarmente decorativo nel periodo natalizio. Il suo sapore è acidulo e fresco, con note di limone e mandarino. Si dice che le sostanze antiossidanti e le vitamine di cui è ricco prevengano le malattie legate allo stress ossidativo. Il calamondino è noto anche per le sue proprietà antiinfiammatorie e antitumorali, che lo rendono un alimento importante per la prevenzione di molte patologie.
Coltivazione degli agrumi: alcune attenzioni
Per loro, nei secoli si sono affinate innumerevoli tecniche colturali e creati complementi divenuti celebri: i mastelli quadrati di Versailles, e le raffinate orangerie.
La parte più impegnativa riguarda la protezione dal freddo della pianta durante l’inverno:
- ritiratela in ambiente riparato e luminoso. Temperatura al massimo di 10/12°C.
- a marzo (o comunque quando si ha la certezza che non vi sarà più pericolo di gelate) rimettetela all’esterno.
- nella primissima primavera, somministrate due buone manciate di lupini macinati e bagnatela con sequestrene.
Ricordatevi: durante il “ricovero invernale” la pianta potrebbe perdere tutte (o quasi) le foglie. Non allarmatevi, appena rimessa all’aperto ne emetterà di nuove.
Questi frutti ci accompagnano da secoli nella nostra alimentazione e nella nostra vita quotidiana. Non c’è niente di più rinfrescante di un bicchiere di limonata in estate, o di una fetta di torta al chinotto in inverno. Gli agrumi ci offrono un’esperienza sensoriale unica, un viaggio attraverso i profumi e i sapori più autentici della natura. Provate ad esplorare i gusti e le proprietà di questi frutti, e scoprirete un mondo ricco di sorprese e di benessere per il corpo e la mente.