Immediato il rimando alle atmosfere de “Le mille e una notte”, ed ai sontuosi giardini orientali nei quali questa pianta veniva coltivata per la bellezza dei fiori.
Un ritorno ai racconti notturni della bella Sharazad, ai templi indù e buddisti ove esso viene offerto assieme a frutta e profumi, ai fragranti paradisi polinesiani, nei quali portato tra i capelli ed intrecciato in ghirlande, diventa uno splendido ornamento simbolico.
L’etimologia del nome, ci rimanda ad un uccello ma non ad uno qualunque: il sacro Ibis, perchè si pensava che fosse un cibo a lui gradito. Originario di oriente, nord africa e tropici, con qualche specie endemica anche in Italia, l’Ibisco giunge in Europa e più precisamente in Inghilterra, già dalla fine del cinquecento. Un secolo dopo, la floricoltura era tutta orientata all’ottenimento di ibridi sempre più interessanti, ed entro i primi anni ’30 del settecento, erano già state registrate le prime specie orticole.
Negli stessi anni, fa il suo (trionfale) ingresso I. Rosa – Sinensis, proveniente dalle Indie Orientali, meravigliosa essenza dalla spettacolare fioritura.
Da una varietà di Ibiscus eritrea – I. Sabdariffa – si ottiene il famoso Karkadè diventato popolare in Italia durante il ventennio fascista, come retaggio della politica coloniale. L’infuso, oltre ad avere un sapore gradevole ed un ricco colore rubino, ha proprietà rinfrescanti, ed antiscorbutiche.
Dell’ibiscus, vengono poi consumate – a seconda delle varietà – capsule seminali, germogli, radici, arrivando persino ad ottenere una fibra tessile.
La coltivazione è molto semplice, basta solo avere l’accortezza di proteggere dal freddo le varietà più sensibili ad esso come l’I. Rosa – Sinensis, che eccettuate le zone costiere a clima particolarmente caldo, consigliamo di coltivare in vaso. Tutti gli I. sono accomunati dalla necessità di terreno fresco, argilloso, ben lavorato ed areato. Posizione soleggiata e concimazione organica nel periodo autunnale; una nutrizione effettuata con concime a lento rilascio durante il periodo estivo, aiuterà la pianta nella sua abbondantissima fioritura.
Potatura – moderata – da praticarsi periodicamente, allo scopo di aumentarne la ramificazione; moltiplicazione per talea semilegnosa da effettuarsi in autunno.
Presenza preziosa in un giardino estivo poichè fiorisce tutta l’estate, l’Hibiscus saprà donare un delicato tocco esotico al tuo Giardino.