Graminacee, rustiche piante che danzano flessuose nel vento, donando un elegante movimento alla natura di tutto il mondo. E’ il momento migliore per trovarle nel nostro vivaio: nei primi mesi autunnali raggiungono il loro massimo splendore! Ornate i vostri giardini con questo tocco rustico. E leggete qui la loro storia.
Cosa sono
Le Graminacee più correttamente Poacee sono una famiglia di piante angiosperme, monocotiledoni appartenente all’ordine Cyperales. Questa famiglia comprende circa 8.000 specie diffuse in tutto il mondo.
Le nostre Graminacee
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Dove crescono
Crescono praticamente in ogni luogo delle regioni mediterranee, dai boschi ai luoghi umidi, dalle dune sabbiose agli ambienti rurali. Si spingono a tutte le latitudini, con notevole escursione altimetrica. Sono presenti anche nelle distese erbacee delle steppe dell’Asia, delle savane dell’Africa, delle praterie dell’America Settentrionale o delle pampas dell’Argentina. Tutti questi habitat hanno una caratteristica: sono dominati dalle Graminacee, piante perfettamente adattate ai climi aridi. Particolare importanza assumono anche nella storia e nell’economia umana. In particolare la coltura dei cereali è alla base dello sviluppo delle prime società civilizzate.
I cereali
Attenzione però quello di “cereali” non è un termine botanico, quindi non corrisponde alle Poacee, o Graminacee, come molti credono, ma letterario e storico: comprende perciò tutte le piante i cui frutti o semi ricchi di amido sono usati dall’uomo per ricavarne polente, minestre, pane, paste da cuocere e altri prodotti amilacei. Alla famiglia delle Graminacee appartengono tutti i cereali come il frumento, il mais, il riso e l’orzo, ma anche altre piante molto note come la gramigna, lo sparto pungente, la canna da zucchero e il bambù. Sono tutte piante erbacee perché non hanno né rami né un fusto legnoso.
Caratteristiche delle Graminacee
Fusto: non legnoso si chiama culmo ed è caratteristico perché cilindrico e in parte vuoto, presenta parti nodose, i nodi appunto, punti ingrossati e pieni, e parti più sottili e cave, dette internodi. I nodi e la parte più bassa degli internodi sono avvolti dalla base di una foglia che li abbraccia aderendo alle loro pareti.
Foglie: presentano una guaina, che avvolge il culmo e un lembo, che si stacca nettamente dalla guaina in corrispondenza di una piccola struttura membranosa detta ligula. Tutte le foglie delle Graminacee, inoltre, sono lunghe e strette e sono disposte a coppie, una di fronte all’altra, o si alternano.
Spighe e fiori. Soprattutto verso la fine della primavera o all’inizio dell’estate è molto frequente osservare, alle nostre latitudini, ampie distese erbacee con numerose spighe che occupano gran parte della superficie e che ondeggiano al vento. Non tutti sanno che ciascuna spiga è formata da tante infiorescenze parziali dette spighette e che ogni infiorescenza, a sua volta, è formata da gruppi di fiori piccolissimi e molto semplici perché ridotti all’essenziale.
Fruttificazione. Osservando da vicino una spiga durante il periodo di fioritura è facile riconoscere gli stami, quei filamenti piuttosto lunghi che pendono all’esterno e che portano ancorate alle estremità le antere, cioè le sacche che contengono il polline. Anche un soffio di vento debolissimo fa muovere gli stami e provoca la fuoriuscita del polline che è trasportato dal vento a caso anche a distanze molto grandi perché leggerissimo. I fiori di tutte le Graminacee vengono impollinate dal vento. Non hanno quindi bisogno di attirare gli insetti impollinatori, e per questo i fiori sono piccolissimi, poco vistosi, senza profumo e senza nettare. È proprio a causa di questa proprietà che le allergie stagionali alle Graminacee sono così diffuse su tutto il territorio!
Le graminacee più diffuse
Tra le Graminacee molto comune è la gramigna (Cynodon dactylon), alta fino a 40 cm, diffusa nei prati sia perché molto resistente sia perché cresce rapidamente su tutti i terreni, tanto da essere considerata una pianta infestante. Non sempre è facile riconoscerla in un prato soprattutto quando i tagli frequenti impediscono di osservare le spighette sottili di questa pianta, dal colore violaceo.
Tra le piante che crescono negli ambienti costieri sabbiosi, un ruolo fondamentale è dato dallo sparto pungente, la cui tutela è indispensabile per formare e proteggere le dune di sabbia che ostacolano l’avanzamento del mare e la conseguente riduzione delle coste.
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