Diciamocelo: tutti sappiamo che una pianta vuole acqua e luce. Ma ne conosciamo i perchè? Un viaggio facile dentro i processi vitali. Per conoscere davvero.
Ecco un albero: foglie distese al sole, una delicata brezza le muove, il terreno umoso. L’immagine trasmette una generale sensazione di soddisfatto benessere e vitalità. Da essa parte il nostro viaggio: addentriamoci nel cuore della pianta.
Botanicamente parlando una pianta dispone di organi come noi, che nel suo caso assumono la denominazione di radice, fusto, foglie.
La radice, o apparato radicale fissa la pianta al terreno, e a differenza di quanto si pensa comunemente, sono le radici superficiali a veicolare acqua e nutrienti. Per questo è importante evitare scavi invasivi in prossimità degli alberi: così facendo si mina significativamente la sua capacità di nutrirsi; inoltre al momento di zollare una pianta per il trapianto, è buona norma eseguire una zolla più larga che profonda: al momento dell’impianto infatti, sarà più importante dargli immediata possibilità di riprendersi alimentandosi grazie ad un maggior numero possibile di radici integre.
Il fusto, serve a sostenere l’albero ed a veicolare i nutrienti: l’acqua che proviene dalle radici, la linfa elaborata che proviene dalle foglie.
Le foglie, sono un organi che rivestono la massima importanza nella vita di una pianta. Ognuna di esse è paragonabile ad un piccolo laboratorio dove si svolgono processi chimici: ed ecco la fotosintesi clorofilliana, lo straordinario mezzo metabolico che utilizzano le piante per nutrirsi.
- Foglia: assorbe dall’aria anidride carbonica attraverso gli stomi, che sono minuscoli fori paragonabili al nostro naso, presenti su di essa;
- Radice: invia acqua alle foglie;
- Luce: in presenza di essa, l’anidride carbonica e l’acqua si combinano creando nutrimento; amidi, zuccheri e protoplasma.
Riassumendo: anidride carbonica+acqua+luce= fotosintesi clorofilliana.
In mancanza anche di uno solo di questi fattori, la pianta non è più in grado di sopravvivere.
Osservando bene, esistono analogie tra la fisiologia umana e quella vegetale: come noi una pianta respira e traspira. Al posto di naso ed epidermide, essa ha le foglie, con le quali effettua queste funzioni. Come per noi, ad una maggiore traspirazione dovrà corrispondere un maggior reintegro di liquidi: ecco il motivo per cui durante la stagione calda è così importante mantenere costantemente irrigate le tue piante!
Pare inoltre che una pianta durante la notte riposi (Nictinastia): i primi studi sul tema vennero affrontati dai greci, ma il primo a documentare sistematicamente il fenomeno del “sonno delle piante”, fu Carlo Linneo il quale da grande osservatore qual’era notò alcune differenze al portamento della pianta, tra giorno e notte. Nel corso del tempo, attorno a questa teoria si sono consumati fiumi di inchiostro ed discussi innumerevoli (accesi) dibattiti i quali tutt’ora proseguono.
Queste le informazioni di base, per aiutarti a capire veramente le tue piante. Perchè solo con la comprensione si genera la vera conoscenza.