Una delle piante più richieste durante il periodo natalizio: dai migliori garden center ai supermercati dove vengono vendute spruzzate di brillantini e neve artificiale. Noi ti insegneremo che essa merita di più: seguici perchè di cose da raccontare ne abbiamo tante.
La nostra Euphorbia Pulcherrima o Poinsettia è nativa del Sud America, e la sua conquista del Natale ebbe inizio attorno al 1830, grazie all’ambasciatore degli Stati Uniti in Messico Joel Robert Poinsett, che colpito dalla sua bellezza, al suo rientro in patria nel Sud della Carolina portò con se alcuni esemplari per diffonderne la coltivazione.
In Italia arrivò verso la fine del XIX secolo, dove la notte di Natale del 1899 venne impiegata per adornare la Basilica di San Pietro in Vaticano.
La sua diffusione planetaria, le attribuisce i più svariati appellativi: Winter Rose, Noche Buena, Mexican flame leaf, Corona degli Inca, mentre il nome botanico “Euphorbia” identifica immediatamente che essa appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae, genere contraddistinto da una certa tossicità.
Negli Stati Uniti è talmente amata che il 12 dicembre (giorno della morte di J. R. Poinsett) si celebra il “Poinsettia Day” durante il quale è consuetudine donare questa pianta accompagnata dall’immancabile “greetings card”; un mercato quello americano che muove attorno a questa euphorbiacea 250 milioni di dollari.
Come la coltivo?
Innanzitutto dovrai coltivarla in casa, poi tieni presente che la Stella di Natale è una pianta caducifolia, pertanto quando la tua si spoglierà sembrando ridotta a malpartito, non dovrai assolutamente buttarla: essa sarà semplicemente entrata in riposo vegetativo.
Ecco qualche semplice consiglio tratto dal libro “Le Stagioni del Maestro Giardiniere“:
– temperatura: tra i 15° ed i 25°;
– lontana dalle fonti di calore come i termosifoni che la disidraterebbero rapidamente;
– bagnata poco e spesso;
– ogni 3 annaffiature, somministrare un concime liquido ad alto titolo di potassio: una buona nutrizione è fondamentale;
– luce intensa ma non diretta.
Tieni presente che verso marzo o aprile, sarà da accorciare ad una altezza di cm. 15, porla all’esterno in una posizione riparata sino alla fine dell’estate, quando andrà riportata all’interno per difenderla dall’abbassarsi delle temperature.
In questo periodo sarà buona norma collocare la pianta lontana da fonti luminose artificiali che potrebbero illuminarla la notte: per ottenere la colorazione rossa infatti, è importante che le ore di buio totale siano sempre superiori a quelle di luce: dalle 17,00 sino al mattino; diversamente la pianta si manterrà in buona salute ma sarà completamente verde.
Da sapere
La tua Stella di Natale è una pianta brevidiurna, significa che il suo momento di massima espansione vegetativa avviene durante il periodo dell’anno nel quale le ore di buio superano quelle di luce: l’inverno.
I fiori non sono costituiti dalla parte rossa del fogliame, ma bensì da quei piccoli “pallini” gialli/verdi i quali assumono il nome di “ciazio“; il fogliame colorato è costituito da “brattee” organi che hanno una funzione vessillare per attrarre gli insetti pronubi (impollinatori).
Ne voglio ancora
La talea è il metodo di riproduzione più utilizzato ed efficace: in primavera prelevare porzioni di ramo avendo cura che il taglio sia sempre netto e pulito, e porla a radicare in una miscela di sabbia ed agriperlite. Proteggere la talea da sole intenso e dal freddo.
Rossa, bianca, rosa o…
La continua ricerca ha reso possibili le più svariate colorazioni e puoi trovare la tua Stella di Natale nel colore che preferisci: dal classico, intenso e amatissimo rosso, al bianco puro sino alle variegature nei toni del rosa.
Fogliame verde scuro, brattee di un rosso vellutato, portamento espanso e cespuglioso: una pianta da interno elegante e sontuosa che saprà accompagnarti anno dopo anno.