Ellebori, la bellezza delle fioriture invernali

Ellebori fiori d’inverno, sbocciano quando è freddo. Non temono il gelo. Le loro piante sono versatili e in grado di adattarsi a diversi climi e suoli. Ecco alcune indicazioni utili per coltivarli e per valorizzare la loro fioritura.

Helleborus

L’Helleborus è un genere appartenente alla famiglia Ranunculaceae che annovera piante con habitus vario: sono generalmente erbacee, meno frequentemente lianose o arbustive. Più note col nome comune di Ellebori, sono originarie dell’Europa, del Caucaso e dell’Asia Minore. Allo stato selvatico, si incontrano facilmente nei terreni umidi, ai margini dei boschi collinari e in zone fresche e ombrose.

Il fiore

Il genere dà il nome a una delle famiglie delle Ranuncolaceae, quella delle Helleboreae, comprende circa 30 specie erbacee perenni, una decina sono spontanee sul nostro territorio, alcune con radici rizomatose, con fioritura invernale. Sono facili da coltivare e gradevoli come piante ornamentali grazie alla caratteristica fioritura in varie gradazioni di colore. In Italia sono note soprattutto: la varietà Helleborus niger denominata anche Rosa di Natale che fiorisce in pieno inverno e quella delHelleborus orientalis, che deriva dall’Helleborus niger  con fiori che sbocciano fino a inizio primavera. Tra esse ne esistono molte varietà, tutte fioriscono durante la stagione fredda e non temono il clima rigido.

I fiori, splendidi, sono tra i pochi a sbocciare durante l’inverno, quando il tiepido sole di dicembre, gennaio e febbraio scalda appena durante le giornate più serene. Il fogliame è vigoroso, di colore verde scuro, costituito da grandi foglie palmate; produce sottili steli carnosi che portano fiori singoli o a grappoli, molto grandi, formati da 5 tepali e che ricordano i fiori della rosa canina. I colori dell’helleborus sono generalmente il bianco ed il porpora, ma ne esistono anche di rosa chiaro, verde e crema.

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Come coltivarli

L’elleboro è una pianta piuttosto facile da curare, versatile e capace di adattarsi a diversi climi e suoli, anche nella nostra penisola. Sono piante da mezz’ombra, o da ombra completa nelle zone più calde. Prediligono un terriccio poco acido e costantemente umido, ma non eccessivamente bagnato. Quindi, via libera ad annaffiature frequenti nei mesi caldi, ma stando molto attenti a non bagnare troppo durante i mesi più rigidi. E’ importante che il terreno non rimanga asciutto per periodi di tempo prolungati, in modo da favorire la produzione di fogliame anche durante la primavera o l’estate.

Potete coltivare gli ellebori tranquillamente nel vostro giardino osservando alcuni accorgimenti. Alleggerite la comune terra con della pietra pomice ed arricchitela con stallatico o concime granulare; prima della messa a dimora, lavorate bene il terreno mescolandovi anche del terriccio universale per renderlo più soffice. Generalmente un paio di interventi di concime all’anno sono sufficienti allo sviluppo della pianta.

Curiosità

La mitologia greca narra che l’elleboro guarì Ercole dalla follia e che Melampo, curò la malattia mentale delle figlie di Preto e Argo con il latte delle capre che ne avevano mangiato le foglie. Oggi l’elleboro è annoverato tra le piante officinali cardiotoniche e purganti più utilizzate in erboristeria. Naturalmente guai a un fai da te che risulterebbe quanto mai azzardato se non pericoloso. Tutte le parti della pianta, radici comprese, sono infatti tossiche e altamente irritanti sia per l’uomo sia per gli animali. Meglio quindi evitare il contatto diretto e maneggiare i fiori con cura, magari servendosi di guanti.

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