Originaria delle praterie americane, ricorda le ragazze nelle campagne del Tennessee: solari, e splendide. L’immagine della salute.
Echinacea e salute, formano un binomio indissolubile: antibiotico naturale dalla sicura efficacia, gli indiani di America ne conoscevano bene le proprietà medicamentose. Caduta in declino con l’avvento dell’industrializzazione, è poi stata riportata alla ribalta dalla metà degli anni sessanta, grazie alla diffusione del movimento hippie che riscopriva entusiasticamente la fitoterapia, col preciso intento di riportare l’essere umano in sintonia con la natura.
Dai figli dei fiori, a chi di fiori se ne intende; Echinacea Purpurea sbarca in Europa nel 1699 diventando elemento importante per i nostri giardini: erbacea perenne che raggiunge il metro di altezza, dona colore e movimento al giardino. Di facilissima coltura, è una pianta dalla straordinaria generosità e della quale difficilmente se ne vorrà fare a meno.
Come coltivarla (aumentando la tua felicità)
- Esposizione: soleggiata, substrato di buona qualità, ottimo drenaggio;
- Irrigazione: moderata, ma attenzione agli stress idrici dati da terreni troppo siccitosi;
- Concimazione: settembre cornunghia, in primavera e per tutto il periodo di vegetazione concime osmotico a lento rilascio.
Da sapere
In autunno, la tua Echinacea seccherà sino a sparire: togli tutte le parti secche, tagliandola al piede; come tutte le erbacee perenni, essa va a riposo durante l’inverno. A primavera ricomincerà regolarmente a vegetare.
La propagazione può avvenire sia da seme, per suddivisione del cespo e da talea.
Curiosità
Il suo nome deriva dal greco “porcospino”, con riferimento alla corona di sepali appuntiti che attornia la corolla; oltre alla varietà “purpurea” esistono anche varietà orticole “ibridi”, con corolle bianche, rosso scuro, arancio e cremisi.