Quando sei in guerra, buona norma è conoscere bene il nemico, in modo da poterlo aggirare, combattere e possibilmente annientare.
La cocciniglia, è un insetto col pallino dell’organizzazione; infatti ha sviluppato doti e caratteristiche che le hanno consentito di prosperare nelle varie situazioni. Già il fatto che sia una creatura dotata di dismorfismo sessuale (ovvero una chiara distinzione tra maschi e femmine) la dice lunga: i maschi sono molto piccoli, vanno in giro (caratteristica che li accomuna ai maschi di tutte le specie…) e non si nutrono, le femmine restano più o meno immobili e protette da secrezioni come cera, seta o lacca: le stesse secrezioni vengono impiegate anche per proteggere e contenere le uova.
Esse si nutrono della linfa che succhiano, e con la loro saliva causano irritazioni alla pianta. La loro presenza sulla vegetazione è facilmente riconoscibile: diffusi dissecamenti, sviluppo stentato, ingiallimenti, debolezza, presenza di una sostanza collosa e zuccherina, chiamata “melata”, sulla quale si sviluppano poi fumaggini (funghi che si sviluppano sulla melata e che conferiscono alla foglia un aspetto scuro).
Esistono varie specie di cocciniglia, tutte adeguatamente attrezzate per infestare a dovere la pianta ospite.
Cocciniglia cotonosa
la denominazione corretta sarebbe “Chloropulvinaria Floccifera” e potrebbe perfino sembrare un grazioso animaletto: bianco e soffice, somiglia letteralmente ad un fiocco di cotone minuscolo. Passa la sua esistenza sulla pagina inferiore delle foglie dove si nutre e depone le uova.
Ceroplasti
o “Ceroplastes” è la cocciniglia comunemente definita “a scudetto”, per via del caratteristico aspetto. Molto invasiva, produce abbondantissima melata.
Pulvinaria
o “Epulvinaria hydrangeae” chiamata comunemente “cocciniglia delle ortensie”, si dimostra particolarmente nel mese di maggio, stagione nella quale depone le uova. Capace di effettuare grandi infestazioni, è però facilmente eliminabile.
Iceria
“Iceria purchasi”, colonizza tutte le parti della pianta: dalle foglie ai rami, al fusto. Una delle più invasive e pericolose, la sua presenza determina un rapido deperimento. Caratteristico, il vistoso ovisacco bianco.
Cocciniglia dell’evonimo
o “Chionaspis Euonymi” si manifesta sotto forma di apparenti incrostazioni, in quanto gli esemplari di colore marrone, sono tendenzialmente piatti e vivono aggregati. Gli attacchi più gravi portano la pianta alla morte.
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