Un micromondo affascinante che costituisce la più ampia biomassa presente sulla terra. Alcuni poi, si nutrono dei parassiti delle piante liberando il tuo giardino da ospiti sgraditi. Naturalmente.
300 milioni di anni di anni fa; questo è pressapoco il periodo nel quale gli insetti iniziarono a popolare il pianeta. Ed era un pianeta spoglio quello in cui si trovarono a vivere, privo di mammiferi e con molti pesci.
In Paleontologia questo periodo viene chiamato Devoniano (dal nome della regione inglese Devon, ricca di rocce risalenti a questo periodo) che a sua volta è uno dei periodi dell’Era Paleozoica. L’era della vita: “palaios” antico; “zoe” vita.
Un periodo quello Devoniano che terminò con una estinzione di massa, che portò via il 60% delle specie viventi.
Ti raccontiamo tutto questo, per farti capire che la caratteristica di essere irriducibili fa veramente parte del loro DNA: gli insetti la sanno lunga, ne hanno passate di tutti i colori, ma hanno continuato a riprodursi e ad evolversi grazie alla loro adattabilità.
“Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti”.
Charles Darwin
Detto questo entriamo nel vivo: se leggi queste parole significa che sei una persona attenta all’ambiente.
Ecco quindi un elenco dei “cattivi” più diffusi nei nostri orti e giardini: ad ognuno di essi è stato associato il predatore in grado di sconfiggerli.
PSILLA VS ANTHOCORIS NEMORALIS
Psilla: insetto dotato di apparato boccale succhiatore*, le cui punture provocano arresto vegetativo, deformazioni fogliari e necrosi. Produce melata* la quale va ad occludere gli stomi*, causando asfissia fogliare e favorendo l’insorgere di fumaggini*.
La psilla normalmente infesta Albizzia, Bosso, Alloro, Pero ed Eucalipto.
Anthocoris Nemoralis: predatore polifago sin dai primi stadi dopo la schiusa delle uova, che le femmine depongono sotto l’epidermide fogliare. Le forme giovanili dell’insetto iniziano il loro lavoro appena nati, nutrendosi delle uova e delle psille più giovani (ovvero le più piccole).
COCCINIGLIA COTONOSA VS CRIPTOLEMO
Cocciniglia: “Chloropulvinaria Floccifera” insetto dotato di apparato boccale succhiatore*, le cui punture causano irritazioni nella pianta, indebolimento e fumaggini*.
La cocciniglia cotonosa infesta particolarmente cactaceae, agrumi, alloro, siepi, ma la sua adattabilità la può far comparire quasi su qualsiasi tipo di pianta.
Criptolemo: “Cryptolaeum Montrouzieri” coccinellide predatore sin dai primi stadi dell’esistenza. Attenzione alle sue larve che inizialmente sono ricoperte da una “patina” bianca e che le può far scambiare per le cocciniglie stesse. Gli adulti invece sono inequivocabili grazie alle “ali” nere ed il corpo arancio. Non è possibile lanciarli a scopo preventivo: i criptolemi godono di ottimo appetito e necessitano di prede. Diversamente si assisterà ad una migrazione degli adulti ed alla morte dei piccoli.
AFIDI VS APHIDIUS
Afide: insetto dotato di apparato boccale succhiatore*, le cui punture causano irritazioni alla pianta, indebolimento e fumaggini*.
Creature dotate di una velocità riproduttiva eccezzionale, formano talvolta infestazioni impressionanti.
Gli afidi possono essere presenti praticamente su tutti i tipi di vegetali, e la loro presenza spesso è denunciata dalla presenza di moltissima melata* la quale attira a sua volta altri insetti spesso non piacevoli.
Aphidius: “Aphidius Colemani” ovvero un imenottero, il quale neutralizza le sue prede in maniera agghiacciante.
Infatti depone l’uovo all’interno del corpo dell’afide, alla sua schiusa la larva si nutrirà dell’afide stesso causandone ovviamente la morte. Questi afidi assumono il nome di “mummie”, dai quali uscirà poi l’Aphidius adulto, pronto a mietere nuove vittime.
E’ consigliabile effettuare il lancio dell’insetto ai primissimi segni di comparsa degli afidi, se non addirittura a scopo preventivo.
RAGNETTO ROSSO VS FITOSEIDE
Ragnetto rosso: “Tetranychus Urticae” questo parassita irriducibile è un acaro polifago e non ha nulla a che vedere con i minuscoli ragni rosso rubino che si osservano correre velocissimi, questi ultimi sono assolutamente innocui. Infatti non è possibile scorgere il ragnetto rosso ad occhio nudo, ma di esso si osservano i danni sulle foglie: disseccamento diffuso, caduta precoce, depigmentazioni, bronzatura, microragnatele sulla pagina inferiore delle foglie. Tutte caratteristiche che possono anche portare alla morte della pianta.
Fitoseide: “Phytoseiulus Persimilis” è un acaro predatore e la sua azione consente di contrastare efficacemente il ragnetto rosso. Da utilizzare alle primissime avvisaglie di infestazione.
MOSCA BIANCA VS EREMICUS
Mosca bianca: “Aleurodide” parassita con apparato boccale succhiatore* che proviene dalle zone tropicali del pianeta, è noto anche come “mosca bianca delle serre” in quanto il caldo umido ne favorisce l’espansione. Tuttavia è un insetto dotato di grandissima adattabilità e può prosperare anche in condizioni diverse. Si annida nella pagina inferiore delle foglie e la sua presenza causa ingiallimenti fogliari diffusi ed indebolimento della pianta.
Eretmocerus Eremicus: imenottero predatore e attivo sin già dallo stadio di larva, perchè le femmine depongono l’uovo all’interno della vittima e la larva sviluppandosi ne causerà la morte.
Da utilizzare alle primissime avvisaglie di infestazione.
*Utilities: per capire meglio
Apparato boccale succhiatore: si riferisce ovviamente alla bocca dell’insetto, la quale è predisposta per suggere e non per mordere
Melata: secrezione intensamente zuccherina prodotta dagli insetti. Di fatto possiede caratteristiche assimilabili ad uno sciroppo denso o al miele
Fumaggine: si tratta di una infestazione fungina la quale trova nelle secrezioni zuccherine come la melata, l’ambiente ideale per diffondersi. La fumaggine porta all’annerimento delle parti colpite e con l’andar del tempo si ispessisce causando il soffocamento della pianta causa occlusione degli stomi.
Stomi: strutture presenti sulla foglia e che servono per far entrare anidride carbonica, rilasciando ossigeno. In modo molto semplice, la loro funzione può essere equiparata a quella del naso. Essi sovraintendono alla fotosintesi clorofilliana e pertanto la loro occlusione può rivelarsi anche molto grave.
Un capitolo a parte lo dedichiamo ad Adalia Bipunctata, la tanto amata Coccinella.
Uno degli insetti più apprezzati, grazie alla felice combinazione di tratti talmente piacevoli da far sì che la sua immagine diventasse simbolo di fortuna.
Ed effettivamente, un giardino che ospita molte coccinelle è un giardino fortunato perchè esse sono efficaci predatrici di afidi sin dallo stadio di larva. Mobili ed attive garantiscono un’ottima “perlustrazione” del territorio.
Attenzione solo ad aver cura di lanciarle durante l’infestazione: un lancio preventivo senza prede, causerebbe solo la migrazione dell’insetto che andrebbe alla ricerca di luoghi più consoni alla ricerca di cibo.
Gli insetti pronubi: ovvero gli impollinatori
fondamentale ricordare che tutti gli insetti i quali si muovono sulla vegetazione lo sono, anche i più fastidiosi come le mosche. Questo solo per dire che è fondamentale praticare interventi di disinfestazione che siano il meno invasivi possibile; effettuare i trattamenti chimici al di fuori della stagione di fioritura e facendo di essi un uso oculato servirà a difendere anche chi non nuoce affatto alle piante.
Attenti quindi a proteggere in particolar modo tutti gli apidi (api, bombi, osmie ecc..) le sirfidi: insetti che sembrano vespe e che sono riconoscibili da esse perchè sbattono le ali molto velocemente e sembrano sospese in volo, e le farfalle.
Un tetto sulla testa
ovvero un rifugio confortevole per aiutare gli insetti a svernare. Queste costruzioni oltre ad essere piacevolissime alla vista, offrono anche la possibilità di esplorare da vicino questo micromondo, perchè saranno abitate da predatori come coccinellidi e crisope – neurotteri che allo stadio larvale si nutrono di afidi, e impollinatori come le osmie e i bombi.
Ad essi andranno ad aggiungersi probabilmente anche altri insetti i quali ricordiamo, sono fondamentali nell’ecosistema di un Giardino, perchè ora come non mai è fondamentale comprendere che la bellezza di uno spazio verde passa anche dalla considerazione della vita che ospita.
Un Giardino senza insetti potrà anche essere molto bello, ma sarà asettico e privo di carattere.