Da un’antica varietà, un antico dolce. Protagonista, la mela, uno dei frutti più diffusi al mondo. Questa settimana scegliamo di raccontarvi la storia della mela limoncella, aggiungendo una nota gourmet: una ricetta speciale per una torta della tradizione.
Dove nasce la mela limoncella
Guardatela, capirete subito che non è un frutto “rimodellato” dagli stylist esperti in bio tecnologie. L’apparenza non è tra i suoi pregi, ma è un frutto prelibato e naturalmente resistente alle malattie e, quindi, particolarmente adatto a coltivazioni a basso impatto ambientale.
L’origine della mela limoncella è sicuramente nostrana e antica. Era diffusamente coltivata nell’Italia Centro meridionale ed è coltivata ancor’oggi in Campania e in Abruzzo. L’albero è piuttosto vigoroso, è a chioma espansa e sopporta bene il freddo. E’ una pianta rustica e per questo adatta alla coltivazione in diversi suoli.
Coltivazione
L’albero ha una fioritura abbastanza tardiva, attecchisce bene in terreni poco fertili ed è adatto per coltivazioni a basso impatto ambientale. Conviene iniziare a coltivare i frutti nel tardo autunno, o in inverno; se piantati in un vaso in precedenza, possono crescere anche in febbraio, marzo, o persino in aprile.
Mela limoncella, il frutto
Il frutto è medio piccolo, di forma tra l’ellissoidale ed il cilindrico, con una buccia di colore giallo tendente al verde, spesso picchiettata da macchioline marroncini. La buccia cerosa è particolarmente profumata, in passato le donne usavano mettere queste mele tra il bucato, per profumare i tessuti con il piacevole aroma di frutta.
La cavità peduncolare è profonda e stretta, la cavità calicina è poco profonda, aperta e pieghettata. La polpa è bianca croccante e succosa, con un sapore leggermente acidulo e aromatico, proprio per questo è chiamata limoncella. Grazie al suo equilibrio di acidi e zuccheri, la mela limoncella si conserva molto bene e riduce di molto il tempo di condizionamento. Per le sue eccezionali caratteristiche organolettiche è considerata tra le più pregevoli cultivar meridionali di mele.
La mela limoncella è tuttora diffusa un po’ in tutta la Campania. E’ buonissima anche cotta, adatta a fare composte, succhi di frutta e tradizionali torte. Una particolarità: è utilizzata anche per produrre un ottimo sidro.
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Una ricetta speciale per una torta di antica tradizione
Chi non ha mai assaggiato una torta di mele? E’ un dolce che, declinato in varie ricette, è largamente diffuso e apprezzato in tutto il mondo. Di seguito vogliamo segnalarvi una ricetta speciale per cucinare una torta particolarmente adatta a valorizzare il sapore antico di queste mele prelibate.
Ingredienti
- 1 hg burro
- 2 hg zucchero
- 2 hg farina
- Mezzo bicchiere latte tiepido
- Scorza di limone
- 1 uovo
- 4 mele limoncelle di misura media
- 1 bustina lievito vanigliato
Procedimento
Sbucciate e affettate le mele. In una ciotola o nel robot di cucina, lavorate mescolando: burro morbido, zucchero, latte, uovo, scorza, farina e lievito. Aggiungete al composto, metà delle mele già affettate e versatelo in una teglia dopo averla imburrata e infarinata. Disponete l’altra metà delle mele già affettate sopra l’impasto a formare un motivo concentrico. Infine, infornate a forno già caldo a 180 gradi per 40 – 45 m.
Appena sfornata è davvero una bontà!
Venite in vivaio potrete scegliere, tra gli alberi da frutto da piantare a radice nuda, meli, peri ciliegi e altri frutti antichi prelibati.
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