Ecco anche questa settimana alcune indicazioni per i nostri lettori e giardinieri. Aster, calde tinte dei fiori d’autunno, animaletti utili e piantagioni di bulbi da non mancare.
Fiori d’autunno
Tra i fiori di fine estate, inizio autunno, gli Aster, che è il nome scientifico poi seguito dal nome della specie ma è complicato. Meglio identificarli per la fioritura molto simile a quella delle margherite ed è di color blu, viola, bianco, porpora e rosso scuro e di tutte le tonalità intermedie.
Gli Aster sono rustici, sopportano temperature invernali bassissime da fine aprile a tutto ottobre e anche a novembre. Per coltivarli con successo e soddisfazione, insomma, ci vuole davvero poco: terra fertile e fresca al sole di mezz’ombra, un pizzico di concime minerale in granuli in primavera, dopo aver tagliato a zero la vegetazione dell’anno prima. Ogni tre anni a fine inverno si possono dividere in tre o in quattro i cespi e avrete subito due o tre piante nuove a metà primavera dimezzate l’altezza della vegetazione, usando gli avanzi della cimatura come talee a pronta radicazione.
Abitanti del giardino
Un inquilino del giardino di cui non si sente mai parlare è il lumbricus terrestris, popolarmente lombrico o verme di terra. E’ uno dei più nobili alleati del giardiniere. Gli utili vermi, soprattutto di notte, ingeriscono terra scavando gallerie che fanno respirare le radici delle piante e migliorano il drenaggio, ed espellono la terra digerita che è il migliore ricostituente per la terra stessa. Non dovrete far altro che raccogliere il concime che i lombrichi lasciano in caratteristiche torricole per farne uso nelle nuove piantagioni autunnali, la terra conterrà 10 volte più potassio, 7 volte più fosforo e 5 volte più azoto di prima.
Cosa piantare
Bulbi d’autunno. Da mettere giù subito: crochi, bucaneve, Eranthis hiemalis, Iris reticulata e Iris danfordie. Fioriscono tutti da fine gennaio a metà marzo (dunque anche tulipani botanici, giacinti, Leucojum etc.) vanno piantati senza indugio nei primi giorni di autunno. Seguono la stessa regola i narcisi, tutti indistintamente: precoci nani, giunchiglie, tardivi.
Il Colchicum autumnale, violetto pallido, ma bianco, rosa e a fiori doppi nelle varietà. Da naturalizzare a macchie nel prato. Si pianta in settembre, fiorisce quasi subito, non si tocca per molti anni.
Cyclamen europaeum. Il profumatissimo ciclamino della flora italiana è in piena fioritura a inizio autunno. Se non avete un angolo boschivo provatelo sotto le siepi, in mezzo a una pacciamatura di foglie.
Sternbergia lutea. Fioritura giallo vivo simile a quella dei crochi per circa tre settimane dal 20 settembre. Bella come tappezzante da mezz’ombra.
Nerine bowdenii. Eleganti fiori rosa-lilla con petali un po’ ondulati in cima a steli alti 30-40 cm da metà ottobre ai geli.
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Il testo è liberamente tratto da: “Le stagioni del maestro giardiniere” di Carlo Pagani e Mimma Pallavicini.