Da sempre considerate un must have da ogni buon appassionato, i giardini d’inverno videro la luce nel preciso istante in cui l’uomo si interessò in maniera sistematica al giardinaggio ed ai necessari processi di conservazione e riproduzione.
Conosciute anche come“conservatory” e “orangerie” esse iniziano la scalata al successo, a partire dalla metà del seicento, periodo nel quale viene costruita una delle più celebri: quella della Reggia di Versailles, la cui progettazione venne affidata all’architetto Jules Hardouin Mansart (proprio lui, “l’inventore” della mansarda…) considerato all’epoca il miglior interprete del Barocco. Il termine francese deriva appunto dal termine orange (arancia) frutto particolarmente gradito al Re Sole, Luigi XIV e che gradiva circondarsi di queste piante, per le quali vennero ulteriormente progettati i celebri mastelli quadrati che ne facilitavano trasporto e manutenzione.
Oltre la Manica, l’Inghilterra ovviamente non sta a guardare, specializzandosi oltre modo e dando vita a Glass Houses per ogni esigenza colturale e di una bellezza fuori dal comune, tanto da imporre il suo stile a livello planetario: una commistione di ferri battutti e laccati ad arte – spesso in verde bosco, opportunamente arricchiti da fregi anche lignei e vetrate dalle molature resistentissime.
L’arte dimostrata dagli inglesi nello costruire queste meravigliose abitazioni per le piante, si evidenzia all’interno dei celebri “Kew Gardens” dove troviamo cinque tipi di serra: la “casa” dei bonsai, quella delle piante alpine, la famosissima “Palm house & Rose Garden” progettata e costruita tra il 1844 ed il 1848 da Decimus Burton e Richard Turner; la serra dedicata alla Principessa del Galles e che riproduce ben dieci aree climatiche; la celebre “Temperate House” del 1863 la quale è attualmente in fase di restauro, con un progetto straordinario ed imponente che si concluderà nel 2018; e la “The Waterlily House” che venne pensata per ospitare l’acquatica Victoria Regia.
Il tutto ovviamente volto a favorire il clima ottimale, la migliore fruibilità per manutentori e visitatori, e non da ultimo il lato glamour, con risultati estetici ricercatissimi.
Col tempo esse diventano presenza costante, dei parchi nobiliari: il Giardino di Inverno diventa talvolta la stanza più amata e ricercata della dimora, nascono arredi dal design raffinato col preciso intento di arredarla con stile. Rifugio per animi romantici e colti, in epoca vittoriana diventa sede di elezione per ricercati thè, accompagnati da conversazioni sul giardinaggio, letteratura e musica. Ricevere gli ospiti, tra le proprie collezioni botaniche divenne una piacevole consuetudine e segno di distinzione. Attualmente queste costruzioni restano in cima alla lista dei desideri di chiunque voglia un Giardino veramente ricco e completo, ma i costi normalmente fuori dalla portata del grande pubblico, fanno si che esse rimangano ad appannaggio di pochi.
Questo non deve scoraggiare chi vorrebbe circondarsi di verde, anche all’interno delle mura domestiche anzi: con qualche accortezza e le essenze adeguate si potrà godere della ricchezza che solo le piante sanno conferire ad un ambiente.
Scandinavia docet
Grandi amanti del verde, ma dotati per la maggior parte dell’anno di temperature proibitive per moltissime piante ornamentali, gli scandinavi hanno immediatamente compreso, che le loro abitazioni dotate di grandi finestre e corredate da mensole interne, potevano diventare straordinari giardini pensili: in un solo gesto si fornisce alla pianta ciò che le serve per vivere (luce) e si può godere della compagnia delle essenze preferite.
Oltre alla luminosità, tieni sempre presente:
– no alle temperature domestiche troppo alte. Se in pieno inverno ti aggiri per la casa in bikini (e non abiti in Australia…) probabilmente la tua pianta non gradirà per nulla. Una temperatura di massima può essere di circa 20°C. Risparmierai sulla bolletta ed aiuterai l’ambiente.
– umidità: mantenere dei contenitori per l’acqua sui termosifoni, sarà una cosa gradita a tutti. E se vuoi ottenere straordinari effetti speciali, ricorda che le sale da bagno sono fantastiche per ricreare ambienti da “foresta pluviale”.
Come gli inglesi
L’ultimo decennio ha svelato, come i sudditi di Sua Maestà siano veri buongustai, ed è tutto un proliferare di chef anglosassoni, che affacciandosi dai canali televisivi fanno venire l’acquolina ad un pubblico di mezzo mondo. Cosa perfettamente normale, è quindi vedere come in ogni stagione, nelle loro cucine siano presenti vasi su vasi di erbe aromatiche, e di pomodorini. Tutte piante che crescono serenamente sui davanzali interni delle loro case. Oltre ciò, per onor di cronaca, bisogna ovviamente rimarcare che le case inglesi non sono diventate solo dei kitchen garden, ma permane la secolare e consolidata (ottima) abitudine di coltivare in casa tutto ciò che possa essere coltivato.
Le possibilità sono infinite, se hai dei dubbi e desideri nuovi spunti, ovviamente chiedi pure a noi; e quando arriverà l’inverno, potrai sederti sulla tua poltrona preferita – quella accanto la finestra – ed osservando la neve cadere da sotto un soffice plaid, noterai il piacevole regalo del verde lucido delle foglie della tua Hoya Carnosa.
E’ il momento per una cioccolata calda ed un pò di musica. Pare che Chopin piaccia molto alle piante.