“Bella la rosa appar, ma più bella si tiene per quel dolce profumo che a lei dentro vive”. Dalle suggestioni di Shakespeare, sino a noi.
Rose e profumo, un binomio indissolubile e carico di aspettative. Diciamocelo, una rosa priva di profumo si fa perdonare solo perchè fa fiori straordinari: è il caso di una delle rose rampicanti più splendide mai create: la Pierre de Ronsard, meravigliosa creatura di Meilland del 1988, una delle più coltivate al mondo ed una delle più titolate in assoluto.
Premesso ciò, è cosa assodata che il loro profumo abbia profondamente colpito i nostri antenati, i quali iniziarono molto presto a cercare soluzioni per entrare in possesso dell’agognata fragranza.
L’utilizzo del profumo, risale a migliaia di anni fa, con una una matrice di tipo rituale: religiosa, celebrativa, amorosa.
Dapprima impiegato come suprema offerta per le divinità, divenne poi appannaggio delle classi nobiliari di tutto il mondo e di tutte le epoche, sino al momento in cui la tecnica non fu in grado di distillare l’aroma su vasta scala, diventando patrimonio di tutti.
Lo sviluppo dell’arte profumiera, lo si deve agli arabi, i quali perfezionarono l’alambicco: le distillerie persiane per esempio, già dal seicento lavoravano a pieno ritmo, ottenendo olio di rose; talmente prezioso da essere scambiato con l’oro.
La città di Grasse in Francia e la Bulgaria, sono tutt’ora importanti centri nei quali la Rosa viene coltivata allo scopo di estrarne l’essenza: poetico il rituale della raccolta; la quale avviene prima dell’alba, in modo che il fiore sia colmo di oli essenziali, che con il calore evaporerebbero.
Un giardino di rose, è la festa dei sensi: circondarsi di bellezza purissima e di fragranze intense e diverse. Perchè ogni Rosa ha la sua personalità, un carattere ben definito.
David Austin straordinario lungimirante ibridatore inglese, e grande comunicatore, descrive minuziosamente la fragranza di ogni sua singola rosa: troviamo quindi sentori di “miele, mirra, agrumi, vaniglia bourbon, pesca, albicocca, uva, muschio”, individuando persino le note di “vino bianco dolce” e guidandoti in un caleidoscopico ed ammaliante percorso dei sensi.
Se ti abbiamo incuriosito, ecco alcune delle rose più profumate.
Rose antiche:
Quatre Saison, rifiorente;
Madame Hardy fioritura solo a maggio;
Variegata di Bologna fioritura solo a maggio;
Kazanlik fioritura solo a maggio.
Rose moderne:
Frederic Mistral rifiorente;
Papa Meilland rifiorente;
Andrè Le Notre rifiorente;
Mon Jardin et Ma Maison rifiorente, rampicante.
Rose inglesi:
A Shropshire Lad rifiorente;
Gertrude Jekyll rifiorente;
William Shakespeare 2000 rifiorente;
Rosa Wisley 2008 rifiorente.
Queste sono appunto, solo alcune delle rose riconosciute universalmente come le più profumate: oltre ad esse esiste tutto un universo in continua espansione, un florilegio straordinario che abbiamo il privilegio di poter ospitare nei nostri giardini.