Il lavoro del giardiniere non finisce mai!

Sembra che in autunno tutto vada a riposo: nient’affatto. Sono tante le incombenze del giardino e le premure da usare per le piante più delicate come le erbacee perenni e le piantagioni da fare per le fioriture primaverili. Il lavoro del giardiniere non finisce mai!

Ottobre sta finendo

Ottobre si sta dileguando, è un mese eccezionale per tanti lavori di preparazione. La semina del tappeto erboso, la produzione di compost dalla raccolta delle foglie secche. Le piantagioni di ogni tipo: fiori a fioritura primaverile, erbacee, arbusti, rose rampicanti e trattamenti anticrittogamici alle rose e ai Prunus.

Questo in breve, ma apriamo ora la pagina di novembre. Siamo alle soglie dell’inverno e tra le prime cose da fare in giardino c’ è quella di proteggere le piante dal prossimo gelo.

Per proteggere le piante dal gelo

Per le erbacee perenni, per averle in salute tutto l’anno è necessaria una pacciamatura sostanziosa, diciamo uno strato di 10 cm di foglie secche e un po’ di compost a copertura. Un maestro giardiniere che conosce le sue piante sa che non dovrebbe coltivarne di delicate nella nebbiosa e gelida pianura padana. Se lo fa può ripararle proprio in questo modo. Accumulate un ammasso di fogliame per coprire la pianta, dopo aver provveduto a ad abbassare la vegetazione esaurita dell’anno, portandola a 10-15 cm di altezza. Sopra a questo mucchio scricchiolante, stendete del tessuto geo-tessile, nero a quadri sottili verdi. E fissatelo al terreno con minuscole forcelle di filo di ferro. Questo pacchetto garantisce la sopravvivenza di perenni notoriamente ostili al gelo, quali Bulbine frutescens, Mimulus auriantuacum, Teucrium subspinosum e tante altre. Il segreto nel segreto è quello di usare foglie secche di felce o di noce, perché non si decompongono, e così non rischia di lasciare materiale in decomposizione su piante destinate a soleggiati siti mediterranei.

Puoi guardare qui un’ interessante selezione di erbacee perenni

Le regole per un ottimo compost

Il Compost è necessario per nutrire le piante e importante per fertilizzare il terreno. Produrlo significa riuscire a smaltire enormi quantità di foglie, rametti erba sfalciata, terriccio e piante esauriti con l’aggiunta dell’umido da cucina (no carni e grassi), deiezioni di lettiera di animali domestici, fazzoletti e tovaglioli di carta, cenere del caminetto. E’ da scegliere con cura il compostatore. Meglio un modello senza fondo per favorire lo scambio col terreno. Ecco infine le tre regole auree per avere un ottimo Compost:

  • Quante più sostanze diverse verranno compostate, migliore sarà la qualità finale del compost
  • Erba e foglie secche, paglia, segatura e ramglie (sostanze ricche di carbonio), vanno mescolate alle altre sostanze in quantità non superiore al 50%, perchè per decomporsi consumano preziosi nutrienti.
  • Il processo di maturazione è più rapido se i rifiuti vengono immessi a strati e cosparsi con una piccola quantità di attivatore, che favorisce la carica batterica iniziale. Acquistate un prodotto specifico o più semplicemente aggiungete un cucchiaio di urea su ogni strato di 20 cm di materiali e dopo circa un mese rivoltate la massa.

Compost

L’orto improvvisato

Non sapete proprio dove fare il vostro orto, anche se avete un piccolo giardino? Beh guardatevi bene intorno. Invece di chiamare il tarassaco o il dente di leone un’erbaccia, consideratela una pianta molto salutare. Da seminare a inizio autunno. In primavera si potranno raccogliere ottime rosette a foglie amarognole per insalate crude o cotte. Potete seminare una bustina di misticanza di cicorie e, se lo fate presto, nel prato ci saranno foglioline da raccogliere prima che arrivi il freddo. Potete provare anche con la rucola selvatica. Oppure affondate la zappetta contro un muro in posizione riparata, e create un solco: fateci cadere dentro una sottile fila di semi di ravanello, coprite solo con un velo di terriccio da vaso, comprimete e annaffiate avrete qualche piccolo raccolto dopo solo un mese e mezzo.

Ecco come è possibile esercitare la vostra indole verde anche senza un vero e proprio orto. Basta essere creativi!

Guarda qui le piante del nostro vivaio.

L’articolo è liberamente tratto dal libro: “Le Stagioni del maestro giardiniere” di Carlo Pagani e Mimma Pallavicini.