E’ arrivato il momento delle Ortensie

E’ tempo di Ortensie fiorite, prossime al loro rinnovato splendore primaverile, con grandi fiori composti da piccoli fiori. E’ questa la tipica forma a grappolo che li rende esplosivi e meravigliosamente importanti per creare macchie di colore inconfondibili e straordinarie. Questo e altro nelle novità settimanali del nostro Maestro Giardiniere e, come in ogni appuntamento, non mancano i suoi consigli anche su orto e frutteto.

Il giardino e le ortensie

Trattamenti

Ancora protagonisti della settimana innaffiature e trattamenti. Serve un occhio vigile per sorvegliare le foglie. Quando il fogliame è disteso, di buona colorazione e sano, è il momento del trattamento anticrittogamico. Sembra un paradosso ma è noto come la cura più efficace per le malattie fungine, sia la prevenzione. I fungicidi prevengono le malattie indurendo il fogliame e impedendo alle spore fungine di attaccare e proliferare favorite dall’umidità. Cure più di routine sono da riservare alle rose che hanno esaurito la loro prima fioritura, quella più significativa dell’anno. Per riavviarne la ripresa bisogna togliere i fiori secchi, il che equivale ad effettuare una potatura verde. Si tratta di dimezzare la lunghezza del gambo e, tempo venti giorni, saranno di nuovo fiorite.

Ortensie

Le Hydrangea Quercifolia sono in procinto di fioritura. Prime di questo genere, ben presto saranno seguite dalle più conosciute Hydrangea Macrophylla, le comuni ortensie disponibili in decine di varietà dai colori incantevoli. Alle ortensie, in generale, in questo periodo di pre fioritura, serve una leggera concimazione di solfato ammonico che, considerata la sua natura, provvede ad acidificare il terreno e ad aumentare la dimensione dl fiore. Ottimo a questo scopo il concime per acidofile della Compo. Molto spesso le ortensie soffrono per carenza di ferro, motivo per il quale tendono ad ingiallire. Un’ integrazione attraverso somministrazione di chelati di ferro (Sequealfe) è utile per rinverdire il fogliame. E’ sufficiente 1 grammo al litro, disciolto nell’innaffiatoio e dopo pochi giorni di trattamento rinverdiranno.

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Margherite

Margherite

Margherite

Anche alle piante del balcone servono i primi interventi di potatura verde. Le Dimorphoteca, bellissime margherite che hanno colorato i terrazzi per i mesi di aprile e maggio, hanno esaurito i fiori. E’ da praticare anche a loro lo stesso trattamento riservato alle rose. Il taglio dei fiori esauriti e una discreta concimazione con Guano Compo farà ricomparire nuovi boccioli: da metà giugno, questi arbusti saranno di nuovo in fiore.

Geranio, re del balcone

Geranio americano

Geranio americano

Infine passiamo in rassegna la nuova varietà di gerani denominata “geranio americano”  per l’origine statunitense dell’azienda che l’ha creata. Per gli amanti di questa specie, gli “americani” si mostrano con nuovi colori. La loro rifiorenza è costante, come quella dei più tradizionali “parigini”, diversa e molto attraente è invece la combinazione di colori: fogliame scurissimo e tinte lilla ciclamino dei fiori.

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Orto

Erbe infestanti

Potremmo definirla una battaglia epica come quella delle Ardenne tanto faticoso è il lavoro che richiede. E’ in atto nell’orto per sconfiggere il proliferare delle erbacce, soprattutto il convolvolo in continuo sviluppo. L’arma è la zappa, unico antidoto alla sua diffusione.

Coltivazioni

Ai pomodori serve un trattamento con poltiglia bordolese per evitare attacchi di peronospora, flagello di questa solanacea. E’ preferibile farlo di primo mattino o a tardo pomeriggio. E’ poi ora di piantare per la terza volta la Lattuga gentilina, oppure la varietà canasta per chi è appassionato della foglia larga. Questo ortaggio va trapiantato ogni venti giorni per averne continua disponibilità per l’intera estate ed in autunno.

E’ il periodo giusto per fare la semina dei cardi approfittando della luna crescente. A meloni e cocomeri serve l’accorciamento della catena vegetativa, quello che una volta si chiamava castratura. Servirà per ottenere maggiore fruttificazione. Anche alle cucurbitacee (zucche, meloni, cocomeri) serve lo stesso trattamento riservato ai pomodori. Le virosi sono sempre in agguato e se colpiscono la pianta addio alla fruttificazione.

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Frutteto

A farla da padrone nel frutteto, coi primi raccolti, sono i frutti del sottobosco: lamponi e uva spina, nelle diverse varietà, hanno iniziato la loro fruttificazione che subentra a quella delle fragole. Fortunatamente a questi piccoli frutti, non servono trattamenti, che invece devono essere riservati alla vite da tavola. Non appena terminata la fioritura si dovrà provvedere nuovamente con poltiglia bordolese nella dose di 5 grammi al litro per preservarle dalla peronospora. Infine eccoci alla raccolta delle prime ciliegie, da questa settimana anche il frutteto darà le meritate soddisfazioni e le fatiche della manutenzione svaniranno di fronte ai ricchi e colorati raccolti!

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