Clematis

Le Clematidi rientrano tra le piante più affascinanti del Giardino; rampicanti, con fiori profumati di una bellezza straordinaria. Il luogo comune vuole che esse siano di difficile coltivazione: noi lo sfatiamo e ti insegniamo come godere della loro compagnia.

Chiunque passeggiando in campagna, o in un bosco può aver notato i viticci fitti della C. Vitalba, pianta autoctona in tutta Europa la quale ha evidentemente colpito l’immaginazione popolare, con nomi pittoreschi e anedotti curiosi: “culla della Vergine” in Francia, “Barbagrigia” in Italia, “Barba di vecchio”, “Padre Tempo”, “Neve sul raccolto” e “Gioia del Viandante” in Inghilterra; quest’ultimo un chiaro riferimento al fatto che è una pianta la quale ha grande diffusione.
Particolarmente evocativo un termine francese “herbe au gueux” il quale ha un’origine storica, infatti i mendicanti usavano procurarsi ferite col succo urticante estratto dalle foglie della C. Vitalba, allo scopo di impietosire i passanti.
Perenne, sempreverde o caducifolia, appartiene alla famiglia delle Ranuncolaceae. Il nome deriva dal greco “klema” ovvero vite, poichè venne scambiata per essa. La Clematide conosce uno dei periodi di massima diffusione durante il periodo vittoriano, durante il quale non vi era Giardino inglese che non ne avesse almeno una. Del 1855 è la varietà “Clematis x Reginae” ottenuta da Isaac Anderson-Henry di Edimburgo, che la dedica alla Regina Vittoria. Nel 1872, il genere viene catalogato e se ne annoveravano più di 200 specie e varietà, ed è di questo periodo l’identificazione di una delle “bestie nere” del coltivatore di Clematis: il cosiddetto “mal climatideo”, una misteriosa malattia in grado di far seccare una pianta (apparentemente sana) nel giro di pochissimo tempo.
Si è conversato lungamente su questo fatto, senza comprenderne i perchè, sino a quando si è individuata una malattia fungina “Ascochyta clematidina” per la quale effettivamente non vi è ancora una soluzione definitiva, ma che gli ibridatori stanno cercando di sconfiggere e, attuando una buona tecnica colturale si potrà scongiurare.

Come coltivarla
Verificare innanzitutto l’esposizione che deve essere di mezz’ombra: la buona norma vuole che essa abbia “i piedi all’ombra e la testa al sole”. Il terriccio deve essere ricco di humus ed al momento dell’impianto avere cura di inserire nella buca – che deve essere ampia – della cenere di carbone, la quale crea una zona sterile e  aiuta a contrastare gli attacchi del tanto temuto fungo, curare bene il drenaggio perchè tutte le malattie fungine prosperano in presenza di ristagni idrici.
Assolutamente da non trascurare il fatto che debba avere il piede all’ombra, prevedere quindi una buona protezione fatta da uno spesso strato di pacciamatura organica che avrà anche la funzione di proteggere l’apparato radicale dagli sbalzi di temperatura, oppure mettere a dimora delle piantine che non interferiscano troppo con l’apparato radicale della Clematide; allo scopo sono adatte per esempio viole, agerato, lobularia e primule, tutte le piante che non presentino un apparato radicale invasivo.

Per ottenere una buona fioritura è necessario effettuare corrette potature:
C. Armandii, C. florida, C. Montana, C. Alpina, C. Patens, sono tutte specie a fioritura precoce, che fioriscono sul legno vecchio e quindi vanno potate al termine della fioritura limitandosi ad una sfoltita ed avendo cura di diradare le piante troppo fitte.
Le piante che fioriscono sul legno giovane vanno potate alla fine dell’inverno per stimolare l’emissione di nuovi getti.
Le varietà con fioritura tardiva estiva ed autunnale, devono essere potate energicamente alla fine dell’inverno, tagliando in corrispondenza delle prime gemme ben sviluppate ad una altezza di circa cm. 20 dal suolo.

Le annaffiature devono essere sempre abbondanti soprattutto nel periodo estivo: una Clematide può al limite sopportare anche il pieno sole, ma non si devono risparmiare le annaffiature.

Ne voglio un’altra
La riproduzione per talea è la più facile ed avviene nel periodo di giugno/luglio, prelevando dalla pianta dei getti semilegnosi che aiutati dall’ormone radicante, si svilupperanno in breve tempo.

Scegli la tua

Le classiche
Clematis Alpina: caducifoglia, fiorisce da marzo ad aprile, alta sino a tre metri. Fioritura azzurra;
Clematis Marcopetala: caducifoglia, fiorisce da aprile a maggio, alta sino tre/quattro metri. Fioritura azzurra, bianca e rosa.
Clematis Montana: caducifoglia, fiorisce da maggio a giugno, altezza sette/otto metri. Il colore della fioritura cambia a seconda della varietà. C. Montana “Rubens” ha fiori rosa, “Alexander” bianchi e molto grandi, Elizabeth rosa pallido.
Clematis Florida: caducifoglia, fiorisce da giugno a settembre, alta quattro/cinque metri. Di origine cinese, fiorisce in color porpora.
Clematis x Jackmanii: caducifolia, fiorisce da giugno a ottobre, altezza da tre a cinque metri. Ibrido del 1850 nato incrociando C. Hendersoniie C. Lanuginosa, una delle varietà più amate che ha fatto e fa tutt’ora anche da porta innesto per ulteriori ibridi.
Clematis Armandii: sempreverde, fiorisce da marzo ad aprile, altezza sino a dieci metri. Uno dei più bei rampicanti che si possano desiderare, introdotto dalla Cina da Wilson nel 1900 va collocato in posizioni calde e riparate. I fiori si sviluppano sul legno dell’anno precedente. La varietà Apple Blossom è degna di particolar nota per i fiori di una splendida tonalità rosa.

Gli straordinari ibridi
C. Dr. Ruppel: fogliame caduco e fiori grandi. Fioritura in Maggio-Aprile e di nuovo in Settembre; grandi fiori rosa con mediana carminio, di diametro di 15-20 cm. Varietà molto fiorifera. Copre da 5 a 6 mq di muri, graticci, ecc.

C. Miss Bateman: fogliame caduco e fiori grandi. Fioritura in Maggio-Giugno e di nuovo in Settembre con grandi fiori bianco candido e verde pastello al centro, di diametro 12-15 cm. Varietà campatta, adatta alla coltivazione in vaso. Effettuare una leggera potatura alla fine della prima fioritura per avere una seconda fioritura abbondante.

C. The President: fogliame caduco e fiori grandi. Fioritura da Maggio ad Ottobre con grandi fiori blu intenso violaceo, di diametro di 12-15 cm. Varietà molto fiorifera. Copre da 5 a 6 mq.

C. Rouge Cardinal: fogliame caduco e fiori grandi. Fioritura da Giugno a Settembre con grandi fiori rosso intenso vellutato, di diametro di 12-15 cm. Copre da 5 a 6 mq.

C. “Hagley Hybrid”: fogliame caduco e fiori grandi. Fioritura da Giugno a Settembre con grandi fiori rosa tenero, di diametro di 12-15 cm. Varietà adatta alle zone del nord. Copre da 5 a 6 mq.

La cosa in più
Clematis Vitalba fa parte dei rimedi di Bach: il rimedio viene utilizzato per coloro che perdono il contatto con la realtà, per i sognatori che non sono felici dello stato in cui si trovano ed aspirano continuamente a tempi futuri migliori, per chi si distrae, per chi ha poca memoria e fa fatica a concentrarsi. Aiuta a trasformare i propri sogni in realtà.

Gioia del Viandante, questa pianta associata ai sognatori ha effettivamente qualcosa di onirico; d’altronde lo spettacolo offerto dalle sue straordinarie fioriture non si dimentica più: è una cosa che tocca il cuore.

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