Dove: Bentivoglio
Progetto: Andrea Pagani
Un grande parco nella campagna bolognese e come committenza un imprenditore con la passione per il verde.
Il tema è di questo intervento è senza dubbio quello di partire da un macro progetto e tenervi fede fino all’ultimo.
Ed è ciò che abbiamo fatto.
Partendo da una siepe esistente di Photinia, ci siamo divertiti a costruire passo passo tutto l’interno di questo podere, frutto dei sacrifici della proprietà e depositario di grandi aspettative.
La ricerca del colore e delle armonie è stato il filo conduttore di tutto il giardino.
Un percorso di colori e fioriture che si rincorrono fra le stagioni.
La Photinia ce la siamo ritrovata.
Il lato lungo del giardino era già piantumato e chiedere al signor Fernando di toglierla mi sembrava brutto, per cui ce ne siamo fatti una ragione. Fare questo giardino in fondo è stato facile.
Dall’altra parte avevamo un interlocutore attento e appassionato, ma soprattutto, abituato ai cantieri e alle loro problematiche.
Siamo partiti dalle aiuole già pronte vicino a casa. Avevamo la fortuna che il sole del pomeriggio vi si appoggiasse proprio contro. Per cui dei gran problemi di scelta non ne abbiamo avuti.
C’è stato quindi solo l’imbarazzo di scegliere le piante che potevano scalarmente regalare fioriture o cromatismi autunnali.
La questione più ostica era forse quella dell’ingresso, il quale non aveva una pianta di carattere a parte un grande pioppo, ormai sgraziato e privo di poesia.
Per questo abbiamo piantato un Giuggiolo, pianta che ci piace molto in questi contesti perché diciamo che è ad alto peso specifico.
Se piantata già adulta infatti la screpolatura del suo tronco e la spettralità dei rami soprattutto d’inverno ne fanno una pianta scultura che però bene incarna lo spirito contadino e legato alla terra che la casa trasuda.
- Tutto il resto è stato fatto con Genista lidya, Rosa antica ballerina, e Teucrium fruticans, con il tocco finale di Cotoneaster a rendere sempreverde l’ultima parte delle aiuola.